di Emanuele Costa

Su questo blog ci occuperemo, spesso e volentieri, di fondi d’investimento e di partecipazioni finanziare ad operazioni sportive. Non potevamo, di conseguenza, ignorare quanto sta avvenendo in queste ore in Sicilia, con il Palermo di Maurizio Zamparini che sembra essere finito nella rete dei burattinai più potenti del mondo del calcio.

Ovviamente, in prima linea sull’indagine c’è Pippo Russo, che sul suo blog personale ha svelato come il Palermo sia diventato uno dei club più vicini ai fondi d’investimento, resi illegali nella loro forma tradizionale (third party ownership third party investment) e dunque sempre più vogliosi di acquisire – totalmente o parzialmente – club e società, piuttosto che i cartellini dei giocatori. Come riportato da Russo, i nuovi elementi entrati nella società rosanero sono Predrag Mijatovic (nuovo vicepresidente di ‘Zampa’), insieme al procuratore-agente Vlado Lemic. I due sono noti per la loro collaborazione con Pini Zahavi, che il calcio italiano già conosce per l’esperienza non proprio felice della Fiorentina; l’agente israeliano, infatti, si era “piazzato” in società tramite il braccio destro Fali Ramadani, portando a Firenze Jovetic, Ljajic, Behrami e Seferovic, salvo poi smontare baracca e burattini – abbandonando la squadra in fretta e furia – quando un colpo di reni dei Della Valle permise ai viola di mantenere la faccia.

Tornando a parlare di Palermo, però, c’è da capire a cosa porteranno questi cambiamenti a livello societario. Probabilmente, il tutto finirà come già avvenuto con alcune società in cui i fondi d’investimento hanno già messo le mani in passato. Ovvero, il club rosanero diverrà un ‘dock’ di parcheggio per giocatori in attesa di essere valorizzati, ma il cui profitto non resterà poi nelle casse dei siciliani; per i tifosi non dovrebbe cambiare poi molto, visto che i palermitani lamentavano già da decenni questo tipo di struttura “compro a poco-vendo a tanto-ricompro a poco” da parte del loro presidente. La differenza è che adesso i profitti non saranno nemmeno ideologicamente del Palermo, o del suo patròn, ma apparterranno di diritto a parti terze.

Ovviamente, però, Zamparini si è affrettato a negare tutto, con un comunicato apparso ieri sul sito ufficiale dei rosanero: secondo il presidente dei siciliani, “non ci sono scheletri nell’armadio” del club, che anzi è sempre stato in prima linea data una storia personale “di lotta contro qualsiasi infiltrazione di potere finanziario nel calcio”. Il beneficio del dubbio sembra essere d’obbligo: ma allora, da dove arrivano Lemic e Mijatovic?